LA VERITA’ E’ CHE GLI PIACI TROPPO.

Quante volte siamo state lasciate?
E quante, tra quelle volte, abbiamo pensato di esser state mollate perché il sentimento fra di noi stava crescendo troppo, e che loro non potevano sopportarlo, perché più si ama qualcuno più lo si ferisce, e che, quindi: lui ci ha mollato perché non vuole ferirci?
Ve lo dico io, tutte-quelle-volte.
Con loro, ovviamente, intendo quegli esseri che più che derivati da una scimmia sembrano discendere da un enorme sterco di elefante, loro, sì, gli UOMINI.
Tutte le volte che siete state scaricate vi è passato per quell’ammasso di materia grigia (che in casi come questi diventa un buco nero) che, è vero, la cosa iniziava a farsi troppo seria troppo presto. Poi magari quel troppo presto durava da anni, ma era comunque troppo presto.
E alla vostra migliore amica siete andate a dire che “è solo una possibilità, non sto dicendo che sia così, però lo vedevi come mi guardava, no? No? No invece, non potresti mai capire. Era una cosa che capivamo solo noi. Ma non mi illudo di essere troppo importante per lui da farmi lasciare, non sto dicendo questo, ma magari è così. No? No?”
NO INVECE.
Ve lo ridico?
NO.

Dovete smettere di pensare che la storia, in effetti, stava iniziando ad andare troppo veloce, troppo in là. L’unica cosa che deve passarvi per quella sacrosanta testa è questa:
NOI donne andiamo.
I LORO peni vanno. Capite?

Se possiamo impegnarci noi, e prenderci le nostre responsabilità, perché non possono farlo anche loro? Siamo forse più intelligenti?
Sicuramente.
Riusciamo ad ascoltare le loro lamentele (da bambini di prima, massimo terza elementare), mentre cerchiamo di ricordarci a che ora dobbiamo incontrarci con la nostra amica per la serata fuori (dico serata e non the delle cinque perché non voglio credere che siate quelle donne che quando si fidanzano passano ogni sera di ogni settimana di ogni mese sul divano a fare grattini al fidanzato, che intanto beve una birra, rutta, e fa le fusa), mentre decidiamo cosa comprare al supermercato per il resto della settimana?
Certamente.
Ma l’essere più intelligenti, multitasking, pazienti abbastanza da sopportarli quando hanno 36.7 di febbre e iniziano a stendere il testamento, non può, e non potrà MAI essere una motivazione e men che meno uno stimolo per essere perennemente scaricate.

Quante volte guardando La verità è che non gli piaci abbastanza ti sei, sì, dico a te, ti sei immedesimata in tutte quelle tragiche storiche che finiscono con te in iperventilazione mentre aspetti che il tuo telefono squilli o, ancora peggio, mentre aspetti che il suo telefono smetta di squillare a vuoto?
E quante volte hai desiderato essere al posto di Ginnifer Goodwin che a fine film apre la porta e si trova Justin Long che le dice che lei è l’eccezione?
Probabilmente, se siete in una storia che però non è poi così una storia, o se siete in una storia che forse lo è anche troppo (tin tin, campanello d’allarme, lo sentite? No vero? Già.), avrete pensato che anche per voi sarà così, che uno di questi giorni arriverà anche il vostro lui (possibilmente più alto e con qualche muscolo in più di Justin Long), a dirvi che, sì, siete l’unica, e, sì, lui è stato un coglione, ma non succederà più, perché, l’ho già detto?, voi siete l’unica
Cosa che in fin dei conti potrebbe anche accadere, se non fosse che siamo sulla Terra e l’unico uomo in grado di fare una cosa del genere è vostro fratello che viene ad implorarvi di dargli la vostra auto perché ha perso le chiavi della sua.

Quello che non riuscite a capire è una cosa. LA cosa.  (Dico voi e non noi perché io ormai mi considero un caso irrecuperabile.)
E’ normale che un uomo vi lasci.
Non è normale invece che voi non vediate l’ora che lui venga a bussarvi alla porta con un mazzo di fiori. (Pura illusione femminile dovuta ad un secolo di storia cinematografica, perché nella vita vera, nel tragitto dal fioraio a casa nostra, un uomo, supponendo anche che decida di sua spontanea volontà di fare una cosa simile, ah ah!, quei fiori riuscirebbe a sfasciarli in modi che noi donne non possiamo nemmeno immaginare.)
“Ma a me basterebbe anche un gambo, uno piccolino, persino di una margherita, se poi viene a dirmi che mi ama.”
NO.
Niente gambi, niente margherite, dovete pretendere la casa piena di fiori, o ancora meglio di vestiti, scarpe, borse, gioielli, il cofanetto con tutte le serie di Grey’s Anatomy (che ancora non esiste, ma un uomo innamorato può fare tutto), un viaggio alle Maldive, e non uno preso su Groupon, ma organizzato di tutto punto da un’agenzia di viaggi vera, eccetera, eccetera, eccetera, (continuo?).

E non ero ironica quando dicevo che un uomo innamorato può fare tutto.
Il punto è che un uomo non si innamora mai. O, almeno, non si innamora abbastanza. O, comunque, non si innamora come noi vorremmo.

Ricapitolando:

Se per un uomo siete davvero, troppo, infinitamente, immensamente importanti, non riuscirà a staccarsi dal vostro bel culetto pieno di cellulite, e, sicuramente, NON-VI-SCA-RI-CHE-RA’.

L’unica soluzione, quindi, è buttarsi sulle donne.
Che poi a me sia andata male anche quella è un’altra storia.

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