L’ansia di quando ricevo una chiamata da un numero sconosciuto. Nel senso che il numero compare ma non ce l’ho salvato in rubrica. Io non rispondo mai, che già il 99% delle persone che conosco, quando chiamano, mi disturbano, figurarsi uno sconosciuto.
Identificati. Mandami un messaggio. Ciao! Sono l’uomo della tua vita! Oppure, Ciao G., sono sempre io, ho cambiato numero.
Così si fa.
Così.
Sarà stato sicuramente un uomo.

Poi io entro in iperventilazione, in quel minuto in cui la mano vibra, perché non so che fare, magari è una chiamata importante. Un minuto non sembra ma dura tantissimo.
Una volta non ho risposto per tre volte alla dogana, quando mi è arrivata la satchel di Phillip Lim. Rischiavo di lasciargliela lì. Poi ho pensato a quei mille euro, e mi sono fatta forza. Forse sono loro. Un bel respiro, su. “Pronto?” E infatti.

Ma no. Non ho ordinato niente dall’altra parte del mondo.
A parte un po’ di felicità, ma ormai si sarà persa per strada, sarà caduta dall’aereo e annegata in qualche Oceano non ancora scoperto.
E, sicuramente, non arriverà con una telefonata. 
Questo genere di cose capitano solo a Meg Ryan.