Sabato è stata una di quelle giornate che non ti capitano da tanto tempo, che ti fanno stare bene e non sai perché.
La mattina dovevo vedermi con A. Con quell’idiota di A., che mi ha dato buca perché si è alzato tardi, visto che la sera prima stava ‘pasturando una che squirta‘.
Evviva la misoginia, evviva l’eleganza, evviva gli uomini, che loro sono sempre diversi dagli altri ma che poi..
Vabbè, tanto io da sola sto sempre meglio che con gli altri.
Sole, gambe al vento, l’ipod e un sorriso che non se ne va. Colazione, Arco della Pace, in un sabato così, in perfetta solitudine.. uno dei motivi per cui amo Milano quando si toglie quello strato di ghiaccio e nuvole che mi rende così irritante.
Poi A. si sveglia e pretende che lo raggiunga io. Io. Scusa? Rido. Ma rido tanto.
Se mi voleva vedere si svegliava prima. Glielo dico, ma poverino, è andato a letto tardi.
Io dormo in media 4 ore a notte, 5 se mi va di lusso, però lui è un uomo, e quell’unico neurone che ha in testa ha giustamente bisogno di riposare, se no come pastura ogni sera una diversa?
Insiste, mi vuole vedere. Io, semplicemente, smetto di rispondergli.
Trattare con gli uomini è così semplice da essere quasi fastidioso. Togliamo pure il quasi.
Fortuna che poi ci sono le amiche. Un pomeriggio pieno di imprevisti, ma almeno pieno anche di loro.
Mi vedono stanca, stressata, dimagrita, con gli occhi gonfi, fanno finta di niente e cercano di distrarmi.
Volevo tanto abbracciarle tutte.
Quando soffri per una vita intera, quando niente va mai per il verso giusto, impari a convivere col dolore, a sentirlo mettendolo da parte. E io, sabato, lo sentivo ma era in un angolino, in un angolino claustrofobico.
La sera mi sono vista con Aline e Veve. Amiche di una vita che non vedevo da troppo tempo.
Di nuovo all’Arco, mi ricordo delle estati passate tra un aperitivo e l’altro, mentre il sole non scendeva più.
Estati tradite poi da tacchi alti e Martini, tra Corso Como e Brera.
È bello tornare alle origini, ogni tanto. Respirare di nuovo quell’aria familiare, come se non fosse cambiato nulla.
E invece è cambiato tutto.
Aline si è fidanzata e Veve si è lasciata col fidanzato storico.
Poi ci sono io, che invece sono quella di sempre. Tante storie ma nessuna memorabile.
Nessuna.
Nessuno.