Quando l’università ti deforma totalmente, infinitamente, completamente.

Questa è la mia faccia di inizio sessione d’esame:
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Non ho ancora aperto mezzo libro, ho un trilione di esami da dare, e oggi, per la prima volta in tutta la mia vita, ho raccolto i capelli. Ma tutti proprio.
Dove porta la disperazione.
Mia madre mi ha detto che così sono più sofisticata, io le ho risposto che mi faccio schifo. Sofisticata e delicata, as usual, madre.
A sua volta, mi ha risposto che sono peggio dell’acido muriatico.
Non me la sono sentita di contraddirla.

E, dato che io, come tutti i miei compagni di corso, sono in ansia per questi  esami, sono andata in biblioteca apposta per immergermi nella massa studentesca e mostrare pubblicamente il mio disagio con questa foto, se non che mi sono sentita immediatamente soffocare, per poi sgattaiolare a fare shopping nella mia tuta di Hilfiger che nemmeno il barbone 2013 ex manager che dorme sui gradini della Stazione Centale.

Ps: mio padre ci ha messo sette anni a notare che mi tingo i capelli, stasera ho messo un pigiama nuovo e ci ha fatto subito caso.
Ho smesso di capire gli uomini quando, a tre anni, un mio coetaneo mi rubò lo scettro di Sailor Moon e pianse dopo aver ricevuto un cazzotto in piena faccia.
Women power.

Una risposta a “Quando l’università ti deforma totalmente, infinitamente, completamente.

  1. Violenza fashion…il futuro a volte sembra tutto racchiuso nella fanciullezza (mi piace troppo questa parola). A 8 anni ero talmente schiappa a calcio che non mi volevano far giocare, e così ho iniziato a socializzare con le femmine. Socialmente inaccettabile a quella età.

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