La sfiga è quella cosa che ti fa chiudere davanti agli occhi le porte della metropolitana quando sei in ritardo, che fa piovere quando hai una serata importante e i tuoi capelli devono essere impeccabili, che ti fa incontrare uomini narcisisti, egoisti e poligami.
La sfiga cronica invece è quella cosa che ti fa odiare l’unico aspetto positivo della tua vita: avere una quarta.
Tipo:
C’è questo pensiero che mi mitraglia la testa, di tagliare quella poca vita sociale rimasta dopo mesi di reclusione causa depressione acuta e buttarmi sullo sport, quindi passare le mattine al parco Sempione a correre. (E magari partecipare alla Deejay Ten con Samuel, così, perché noi abbiamo una vita triste.)
Quando lo dico in giro non ci credono gli altri, figurarsi se ci credo io.
Vabbè.
Compro le scarpe, un bel paio di Nike Free fluo rosa e gialle, giusto perché si sa che a me piace passare inosservata.
Step successivo: reggiseno sportivo.
Abito a Milano, cosa vuoi che sia.
Ecco.
Cosa?
Io non lo so perché mica l’ho trovato.
Probabilmente esiste una legge non scritta secondo cui quelle con le tette grosse sono destinate ad una vita di lardo dentro, fuori, sopra, anywhere.
Il dramma del chiamarsi Giulia Violante è che poi quando ti fissi su una cosa, costi quel che costi, non la molli fin quando la ottieni.
(Per mollarla poi quando la ottieni, ma questo è un altro discorso.)
Sul sito Nike ho trovato un reggiseno apparentemente perfetto, perché io come faccio coi top, le tette me le ingoio? e allora via alla ricerca di questo reggiseno.
Negli store non si trova, lo ordino.
Oggi arriva, sì, ye! così posso finalmente far finta di essere una persona che tiene alla propria salute, aspetto, futuro, tutto!
Peccato che al posto della taglia XL/AB, nel pacco io abbia trovato una meravigliosa ed inutilizzabile M/CD.
Stessa cosa proprio.
L’incazzo.
E quando l’ho provato sono scoppiata a piangere, sono in piena fase mestruo, cristo santo non possono farmi questo.
Invece l’hanno fatto.
Mando email, chiamo il servizio clienti, mi risponde uno sveglione che ci mette dieci minuti a dirmi che la mia taglia non è più disponibile, ma ne hanno altre più piccole.
DAI? E quindi che faccio, mi taglio una tetta e l’altra la divido in due?
Conclusione: ho ordinato un top.
Perché io sono una persona coerente.