Greenpeace, deliri esistenziali, e poi io.

“Pensa che c’è sempre chi sta peggio. Tipo, sabato mattina ho visto un gatto investito. Ero con la Fede, gliel’ho menata fino alle 20 quando poi sono tornata a casa. Ancora piango se ci penso. Ecco, lui non può più lamentarsi che sta male.”
“Non voglio urtare la tua sensibilità da attivista Greenpeace stasera, non ne ho le forze. Ma se domani lo ricorderò, lo farò.”

Stefano, la febbre a quaranta, le placche in gola, deliri esistenziali, e poi io.

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