“Giulia, tu fumi?”
“No, ho smesso.”
“Dai, brava.”
“Eh lo so. Almeno una cosa. Dal liceo.”
Casa di Stefano, Sara e Monia.
La cucina, un pomeriggio di vacanza, un alone di fumo nella stanza, Stefano che prepara i biscotti per James, io che gli impreco addosso, Monia e Sara in pigiama, Giulia (l’altra Giulia) in preda alla disperazione perché le sono cadute le collant nel water con dentro la pipì e deve andare a lavorare.
Fuori piove.
Si dileguano tutte, una ad una.
Monia semplicemente scompare, è bassa, non si nota, forse è sotto il tavolo, Sara va a fare la doccia, Giulia esce con dei pantaloni che aveva lasciato nell’armadio di Stefano qualche notte fa.
Rimaniamo io e Stefano. Lui ancora prepara i biscotti, io pian piano mi spengo.
“Ste, passami una sigaretta.”
Forse dovrei ricominciare a fumare e smettere con qualcos’altro. Qualsiasi cosa, prendere un brutto vizio a caso, uno dei tanti, e lanciarlo dalla finestra, per esempio.