“Dimenticare il dolore è difficilissimo, ma ricordare la quiete lo è ancor di più.
La felicità non ci lascia cicatrici da mostrare. Dalla quiete impariamo così poco.”
Chuck Palahniuk – Diary
Oggi, parlando con Stefano, ho capito che oltre alla paura di essere dimenticata, mi tormenta quella di dimenticare.
Vorrei riuscire a piangere, mi è sempre riuscito così bene. Vorrei chiudermi in me stessa, almeno per un po’. Ma non mi esce niente,
Sarà che ho consumato tutto quello che c’era da consumare.
Stefano mi racconta che ha realizzato che Sara si affeziona più ai peni degli uomini con cui esce, che a loro, e mi viene da ridere. Un po’ sospiro perché vorrei essere anche io così, fare una raccolta punti e prendete il numero, però ho riso tanto.
“Tu non devi essere la seconda scelta di nessuno. Meriti di più.” In quanti me l’hanno ripetuto, me li sognavo di notte, pure. Quelle poche volte in cui riuscivo a dormire.
Se c’è una cosa che mi devo vietare nella vita è proprio questo, e io non l’ho fatto per molto, molto tempo.
Se fossi stata diversa forse sarebbe bastato. Se fossi stata più simpatica, più dolce, più bella, se avessi detto meno cose sbagliate, forse sarebbe restato. Ma io sono io, nel bene e nel male. Io sono io in quello che riesco a dare e anche negli sbagli che una ventiduenne istintiva come me fa continuamente.
Quindi forse sarebbe restato, forse sarebbero restati tutti, ma quello che hai dentro non lo puoi cambiare. Lo puoi nascondere. Non cambiare.
E arriverà la primavera. Lo dico sempre.
Arriverà.
When was the last time you thought of me?
Or have you completely erased me from your memories?
Why don’t you remember, don’t you remember?
Baby please remember me once more
When will I see you again?