Sono ufficialmente tornata operativa, il Natale è finito, e dobbiamo fare i conti con chili di troppo ed esami imminenti (almeno per me).
Niente più Michael Bublé su Spotify e pacchi da scartare, si cambia totalmente mood.
Cosa succederebbe se i cartoni Disney che hanno radicato in noi il bisogno del tanto desiderato ‘happy ending’ non fossero così happy, alla fine?
Ce lo mostra Jeff Hong, un artista americano che ha lavorato alla creazioni di film d’animazione come Tarzan, Hercules e Mulan.
Ha creato un blog su tumblr, “Unhappily ever after“, appunto, in cui mostra i tanto amati personaggi Disney che hanno segnato la nostra infanzia, proiettati nel mondo reale, quello nostro, pieno di orrori e ingiustizie.
Come finirebbero davvero tutte quelle storie? Quante avrebbero un anche solo probabile lieto fine? Probabilmente nessuna.
Sono immagini che fanno pensare, tristi e disarmanti nella loro verità: da Bella costretta a rifarsi il viso per continuare ad essere Bella, a 101 gabbiette.. a Winny senza una casa per colpa della deforestazione e Rémy (il topino di Ratatouille) in balìa della sperimentazione sugli animali. Poi Dumbo, schiavizzato in un circo, Ariel sommersa da una marea nera, Cenerentola sbattuta in un vicolo e Alice dipendente dagli psicofarmaci.
Mi chiedo: se ci fossimo fermati prima, se noi esseri umani fossimo stati un po’ più umani e meno esseri, sarebbe stato possibile salvare qualcuno di loro e regalargli un happy ending?
Sarebbe stato possibile salvare noi stessi?