Sabato sera ho rivisto Luca. L’ultima volta che ci siamo parlati era Ferragosto. Ci siamo rivisti altre tre volte, in questi mesi, la prima ci mancava poco si mettesse in ginocchio a chiedermi scusa.
Ti devo spiegare, mi ha detto.
Le altre volte era così strafatto che probabilmente non mi avrà neanche riconosciuto.
Sabato mi fissava, mentre io mi divertivo e facevo quello che faccio sempre: intrattenere tutti. L’indifferenza è la miglior arma, e come so nascondere io quello che ho dentro, nessuno.
Campionessa mondiale. Anzi, dell’universo, della galassia, dell’infinito.
Ad un certo punto mi ha fermato e mi ha detto che mi avrebbe chiamato.
Certo. Come tutte le altre volte.
Non ho avuto le forze neanche per rispondergli. Ho alzato le spalle e mi sono girata per andarmene.
Mi ha tirato. Cenno con la testa, ‘davvero, ti chiamo’.
Sì. Ok.
Mi giro e me ne vado.
Se ripenso a quel viso da angioletto che ho abbandonato lì, tutto solo, avrei voluto girarmi e abbracciarlo.
Ma lo scudo che mi allontana da chiunque ha colpito anche quello che c’era tra di noi. Sembravamo imbattibili e invece siamo finiti come finiscono tutti.
Mi manca. Ma quando speri che qualcuno torni per un tempo che non riesci più a contare, alla fine lo lasci andare.
Anche se quella persona è il tuo migliore amico.
Un migliore amico che però non c’è stato, nel periodo più brutto della tua vita, perché lui era felice e alla fine questo conta.
Non c’è stato nessuno, in quel periodo, in questo periodo, perché sono tutti felici, e alla fine questo conta.
È lunedì. Luca non ha ancora chiamato.
Sorrido, perché quando ne conosci uno, li conosci tutti.
brutto cosi………davvvero………………..buona serata meo
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É il momento della depressione cosmica, brutto….forse però vale la pena aspettare un po’.
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