Io sono una di quelle persone che si sentono sbagliate da più o meno tutta la vita, per un motivo o per l’altro. (So che ce ne sono tanti, come me, dovremmo metter su gli Sbagliati Anonimi.)
In questi ultimi mesi, tra i tanti motivi, c’è stato quello di aver incontrato un uomo fidanzato che è venuto da me cercando distrazioni e giustificandosi con “Tanto l’essere umano non è fatto per la monogamia“, con una tale convinzione che ho finito per sentirmi sbagliata io. Di nuovo.
Alla fine ero io quella con quindici anni in meno. Ero io quella piccola. Ero io quella che dalla vita ha ancora tanto da imparare.
Ed è finita che mi sono sentita una stupida, una cretina, idiota, tutto. Chi più ne ha più ne metta.
Ad un certo punto ho anche smesso di pretendere rispetto, che tanto queste cose vanno così.
E poi ne ho incontrato un altro, di uomo così. Amico dell’altro. Perché essere recidivi per me è uno stile di vita.
Poi ho capito che le cose vanno solo nel modo in cui noi le facciamo andare.
E che quelli che giustificano la loro mancanza di rispetto nei tuoi confronti con un “tu eri solo un passatempo” meritano di essere rispediti al mittente, e soprattutto lontano da te.
Anche se detto da una che passa il venerdì sera ad ascoltare gli Snow Patrol con un pacchetto di fazzoletti usati accanto non è molto credibile come cosa.
Però io, il punto, l’ho messo. Giuro. In ritardo, ma l’ho messo.
Mi piace il tuo modo di tirar fuori i pensieri.
r.
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Ogni tanto forse lo faccio con troppa rabbia. Ma grazie 🙂
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