Tralasciando la scontatezza nel sottolineare che un’eleganza così poco tradizionalista noi non la raggiungeremmo nemmeno nell’ennesimo sequel di Star Trek, passiamo ai punti clou.
Tipo Jared che vince, ringrazia ed incoraggia praticamente tutto il globo e fatica a trattenere le lacrime. E pensare che io quando ho incontrato lui, fratello &co. mi sono intrattenuta col loro cameraman perché mi sembrava più simpatico. truestory, giuro. Ma avevo sedici anni, stavo con una ragazza, compatitemi.
Poi dai. Dico, DAI. Candidare un film di David O. Russell. Un abominio che non capiterebbe neanche alla sagra della porchetta di Cesano Boscone.
Ellen DeGeneres divorzia e sposa me.
Se chiamavano me a consegnare la pizza mi accontentavo anche di una mancia inferiore ai mille dollari.
Il vestito di Prada di Lupita Nyong’o era semplicemente la perfezione.
Preferisco non parlare del mancato Oscar al mio amato Leo. Che tanto lo sapevamo tutti. Bill Murray sa come ci si sente ad essere il mio (secondo) attore preferito.
Che quando mi sono alzata mia madre mi fa “Ah, hai sentito che ha vinto?” “No mamma, ha perso. Come sempre.” “Ma in tv hanno detto che Sorrentino l’Oscar l’ha preso eh.” “Ah, sì. Giusto. Lui sì.”
Ps: Matthew la statuetta se l’è meritata, comunque. Dannazione. E il suo è stato il secondo discorso più emozionante e io ho stranamente spalancato le acque.
Il primo, però, è stato questo.