Tutto accadde in un mercoledì pomeriggio di inizio estate, mentre passeggiavo con Stefano e Sara per le Colonne, come accade spesso ultimamente.
Entrammo in un negozio di robetta simpatica, un misto tra un sexy shop e un “Casa delle meraviglie” in cui dentro trovi di tutto tranne che meraviglie. Un negozio must per i milanesi, ci andavo sempre al liceo, birra alla mano, nel mio periodo di ribellione con occhi da panda e Vans bucate.
Da quanto che non ci entravo, pensai.
Poi le vidi. Da lontano, fu amore a prima vista.
LE CANDELE A FORMA DI PENE.
“Oddio. Oddio! Guardate! Guardate!”
“Oddio. No. Ti prego Giulia. No.”
“Sììì le voglio. Mie! Devono essere mie!”
Fra un mese è il mio compleanno e tutto ha improvvisamente senso.
Sono orgogliosa di vivere in un’epoca così evoluta.
Ventitrè anni e finalmente una soddisfazione.
Vi amo tutti.
😀
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Vivi ancora in “Peniland”? Pensavo fossi partita per una nuova terra! Sono certo che hai iniziato il viaggio (di crescita) e ancora ti coglie qualche nostalgia peregrina.
Con leggerezza, Si.
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vabbè, non è che ho fatto voto di castità 😛 solo prendo il tutto nelle giuste dosi. O almeno ci provo. 🙂
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