“A volte hai degli occhi così brillanti che non so se sei in procinto di piangere o se è la tua luce.”
Ho sorriso, quando R. me l’ha detto. A dire il vero in quel momento erano passati i Pearl Jam in radio (a proposito, prima o poi mi riprenderò dal concerto di ormai due settimane fa e scriverò qualche riflessione banale e superflua su quanto siano magici Eddie&co.), quindi un po’ questo ha aiutato a far uscire quella luce lì.
Ma ho sorriso perché lo so, che i miei occhi sono speciali, che esce sempre tutta la vita che ho dentro, anche se spesso cerco di rinchiuderla. Soprattutto quando cerco di nasconderla.
Ho sorriso perché lo so, anche se non lo dico mai.
E’ una luce che puoi provare a sopprimere, a cancellare, a graffiare fino a sanguinare dentro, e anche fuori, io ci ho provato tante di quelle volte, che alla fine ho capito che se ce l’hai, l’avrai per sempre.
E, sì, questo rende tutto più difficile, gli abbandoni, le sconfitte, anche le vittorie, i sorrisi, rende tutto complicato, ma non baratterei la vita che ho dentro neanche per tutto l’oro del mondo. Givenchy, Jimmy Choo, Yves Saint Laurent, e tutto il resto. Perché quello che vedo io, come lo vedo io, non lo vede nessun altro. E anche se molti se ne sono andati per questo, perché gli uomini preferiscono le cose semplici, si sà, e io sono tutto fuorché semplice, e molti altri se ne andranno, io resto.
Io non me ne voglio andare più.
Quando ci mostrerai come guardi il mondo?
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Ma lo sto facendo! A piccoli pezzi, ma ve lo sto mostrando 😉
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