Qualche veloce news dal mondo:
E’ morta la donna più tatuata del mondo:
Si chiamava Isobel Varley, aveva 77 anni e il 93% del suo corpo era ricoperto di tatuaggi.
Solo il viso, il palmo delle mani e le suole dei piedi non erano tatuate. Le orecchie, invece, erano stracolme di piercing.
Aveva l’Alzheimer, brutta bestia.
Portia de Rossi e la bulimia:
L’avete sicuramente vista tutti almeno una volta in televisione o sul web, probabilmente accanto alla grandissima (mitica!) Ellen DeGeneres, sua moglie, ma Portia de Rossi (42 anni) è molto di più e di certo non sta a casa a girarsi i pollici mentre la moglie fa la show-woman in giro per gli mondo: al momento è entrata nel cast di Scandal (e recita da Dio), ma ha un passato da modella.
Ed è proprio di questo che ha voluto parlare in questi giorni: il suo agente, quando aveva solo 12 anni, la costringeva a dimagrire sempre di più, ed è successo quello che accade quasi sempre: il non sentirsi giusta, poi non abbastanza, lo sfogo sul cibo ed infine, inevitabilmente, la bulimia che, però, è riuscita a sconfiggere durante gli anni.
«Cancelli le emozioni con il cibo, cancelli il cibo con il vomito, ma resta sempre la vergogna.»
La dura, triste verità.
Troppe lampade = tumore:
Che è uguale a distruzione, e lo sa bene Tawny Willoughby, 27 anni del Kentucky.
Quando ho letto la sua storia sono rimasta letteralmente allibita, non credevo si potesse arrivare a tanto: a quanto pare, nel sud degli Stati Uniti è usuale farsi 4, 5 lampade a settimana (sì, avete letto bene), tanto che tutti possiedono dei lettini autoabbronzanti in casa.
Ed è quello che ha fatto Tawny fino all’età di 21 anni, quando ha deciso di farsi visitare da un dermatologo scoprendo l’inevitabile: cancro alla pelle.
Ha avuto diverse manifestazioni tumorali e ogni volta che va dal dermatologo (6/12mesi) le tolgono dei pezzi di pelle cancerosi.
Ha deciso di far conoscere la sua storia al mondo postando su Facebook una foto del suo viso dopo un trattamento contro il cancro:
La negligenza può distruggere, a volte persino uccidere.
Ieri era la giornata mondiale contro l’omofobia, istituita dal Parlamento Europeo:
Le parole di Obama: “I diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) sono diritti umani. Tutti devono poter vivere senza paura, violenza, discriminazione, indipendentemente da chi sono e da chi amano“.
Ed è assurdo, invece, che nel 2015 veniamo ancora etichettati come persone di serie A e di serie B.
Ok, sono tutte notizie in qualche modo struggenti, è vero, ma il mondo è fatto anche (e soprattutto, forse) di questo. E’ giusto sapere perché tutto questo ci aiuta, anche se in piccola parte, a rivalutare il modo in cui viviamo la nostra vita, a capire cosa sbagliamo e soprattutto se possiamo rimediare.
Ma voglio concludere con una notizia che invece fa sorridere:
Torniamo in America, stavolta in West Virginia, da Anthony Brutto che alla veneranda età di 94 anni si è LAUREATO.
Ebbene sì!
Quando si iscrisse all’università (75 anni fa!) fu costretto ad interromperla poco dopo per andare in guerra e, una volta tornato, dovette prendersi cura della moglie malata: inevitabilmente lo studio è passato in secondo piano per lavorare e poter pagare le cure dell’amata.
Ma non si è dato per vinto ed è riuscito a laurearsi.
E’ una notizia bellissima, che fa sorridere, perché incarna perfettamente il detto “volere è potere”.
E, soprattutto, mi da speranza perché anch’io un giorno riesca a laurearmi.