Tanti auguri alla me di tre anni fa, una ventitreenne persa, spaesata, sempre troppo diversa.
Forse le sarebbe bastato uno sconosciuto che le prendesse la mano e le dicesse che tutto passa, per crederci davvero.
Se fosse qui, le direi che non deve avere paura, perché capirà che l’unica forza di cui ha bisogno ce l’ha dentro.
E che tre anni dopo avrebbe smesso di piovere.
Tanti auguri a lei, e un po’ anche a me, che ho finalmente imparato a volermi bene.