Partiamo dalla notizia più importante: mi sono fatta i capelli rosa.
I più longevi followers di twitter si ricorderanno che già due/tre anni fa li feci rosa e li tenni per otto mesi, ma li dovevo decolorare e ricolorare ogni tre settimane, i miei capelli sono arrivati così stressati che erano letteralmente PAGLIA ed ho dovuto tagliarmi.
Mi sono promessa di trovare soluzioni alternative nel caso volessi ricolorarli con colori strani, evitando la decolorazione come la peste.
A settembre, ad esempio, ho provato l’Hair Chalks della L’Oreal verde, ma già dal secondo giorno iniziò a colare e macchiare i vestiti.
Quella santa donna della mia parrucchiera ha poi trovato delle tinte (azzurre, grigie, viola, rosa, rosse etc etc) che si schiariscono e tingono da sole, senza bisogno di decolorarle. Gliele ha procurate il suo grossista, sono di un’azienda italiana, innovazione assoluta.
Non ci credevo molto, sinceramente, e invece.
A dire il vero dovevo farli prima blu metallizzati, ma si è dimenticata di procurarlo, così ha mischiato il viola col rosa chiaro ed è uscito un bellissimo rosa-fucsia e, giuro, non li ho dovuti decolorare né niente.
E promettono di avere la stessa tenuta di una tinta normale. Vedremo.
Per ora li A-D-O-R-O.
Questo succedeva lunedì. Insieme al concerto di Bollani che R. mi ha regalato per Natale, anche se, da quanto gli è piaciuto, il regalo forse l’ha fatto a se stesso 😛
Ha sempre quella luce negli occhi, che nonostante io abbia dodici anni di meno, a me manca. Da tanto tempo ormai, e a volte vorrei vivere qualcosa – una cosa qualsiasi, con i suoi occhi, la sua intensità e passione.
(Scrivo solo ora perché ultimamente sto poco bene e sto facendo un po’ di visite, giovedì è stato il turno dell’oculista che mi ha detto – ovviamente, che devo mettere gli occhiali, e ieri sono andata a comprarli – due ore per sceglierli. Sperando sia questa la causa del mio fortissimo mal di testa che mi sta impedendo di fare più o meno tutto.)
Detto ciò, Bollani è un ragazzino (di 42 anni) che sicuramente tutti conoscete. Ha vinto premi, ha collaborato con artisti di fama mondiale, ed è molto amico di Irene Grandi.
(Tip che non interessa a nessuno: le ha mandato il videomessaggio per la finale di Sanremo di settimana scorsa, qualcuno di voi l’avrà sicuramente visto.)
Il concerto si è svolto agli Arcimboldi, teatro che io adoro. Ci avevo visto Morrissey, tre anni fa.
Lui, oltre ad essere (neanche a dirlo) bravissimo, è anche simpaticissimo e disponibilissimo.
Partendo da Jannacci e Mozart (sono piuttosto sicura fosse lui), finendo con un doveroso omaggio a Pino Daniele che ha fatto egregiamente (ricordo che Bollani è milanese) e un’ora di bis in cui suonava canzoni a richiesta del pubblico.
Del tipo, Heidi (giuro, l’ha fatta), la Cucaracha, e l’Inno Nazionale (“Non avete detto di quale nazione, però”).
Purtroppo non era permesso fare né foto né video, quindi vi lascio con una canzone a caso presa su youtube, che tanto è bravo sempre.