Sono (ahimè) tornata, Nizza spettacolare come sempre, e da domani riprenderò possesso della mia vita (e di questo blog, ovviamente).
Racconterò tuuutto, ma nel frattempo, stasera ho fatto aperitivo con Sebastian al Mag. Un posto carino sul Naviglio Grande, tendente (molto) al radical chic e quindi va bene tutto, anche se il mio analcolico era un po’ insapore.
E, davvero, quanto è difficile rendere insapore un analcolico dolce alla frutta in cui c’è all’incirca il 96% di zucchero?!
Comunque, devo dire che Milano mi è mancata. Ok, sono stati pochi giorni, ma anche i muri sanno quanto io ami questa città.
Mi sono messa a scattare foto a qualsiasi cosa, a metà tra il turista giapponese e il cittadino che torna in patria dopo dodici anni..
Sa sorprenderti sempre. Tipo che quando appena ti siedi al tavolo del locale parte Paolo Nutini con Autumn.
Una canzone struggente che, però, mi ha fatto sorridere, e pensare a quanto è piena la vita quando soffriamo.
E questo è forse il motivo principale per cui io non mi allontanerò mai dal bisogno fisico di dolore.
Anche se, devo dire, da quando sto con R. sono riuscita/sto riuscendo a trovare, per la prima volta nella mia vita, un equilibrio tra il bisogno di stare male e quello di stare bene.
Comunque.. pensieri delle 00.35 a parte, ho dato il mio souvenir a Sebastian, che è stato apprezzato mucho (ovviamente!), poi abbiamo fatto un giro in Darsena durante il tramonto.
Ecco, qui spezzo tutta la magia creata dal tramonto e da Paolo Nutini: manco da pochi giorni e guardate cosa mi ritrovo:
Sì, sono ALGHE.
Un’intera mandria di alghe. Una foresta che presto ci divorerà tutti.
Non so se ci siamo resi conto.
La notte mi porterà consiglio e spero che anche voi riflettiate su quello che sta accadendo proprio qui, accanto alla porta di casa nostra.