La prima volta fu rivolta. Pride 2019.

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Ogni anno c’è sempre qualcuno che mi chiede “Ma perché vai al Pride? Ti interessa così tanto?”, e a me, ogni volta, verrebbe da rispondere “E tu perché non ci vai? Perché a te, invece, non interessa affatto?
Non mi stancherò mai di ribadire che i diritti civili riguardano tutti noi, perché un giorno potrà essere nostro figlio, nostro nipote ad essere discriminato, ad essere messo da parte, come qualcosa che, nella migliore delle ipotesi, deve aspettare il proprio turno.

Quest’anno è stato come se il clima di odio che si respira ultimamente avesse tirato fuori un incredibile bisogno di amore.
Eravamo ancora più vicini, abbiamo cantato a squarciagola, abbiamo ballato, riso, sudato. Tutti insieme. E io mi sono divertita come non facevo da tempo.
Sarà l’imminente avanzare dell’età (fra una settimana esatta) ma ieri sera, tornando a casa, con il tramonto delle 21 accanto, gli U2 alla radio, e le gambe ancora tremolanti, mentre ripensavo alla giornata trascorsa, mi sono commossa.

Eravamo bellissimi, ed eravamo tantissimi. Dovrebbe essere così ogni giorno.
#laprimavoltafurivolta , sono passati 50 anni da Stonewall, è arrivato il momento. Quel momento.

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(photo by me, ovviamente)

5 risposte a “La prima volta fu rivolta. Pride 2019.

  1. Leggo e commento regolarmente il tuo blog ormai da anni. In tutto questo tempo ti ho visto scrivere tanti post – capolavoro, ma questa è senza dubbio una delle gemme più splendenti.

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